ENOSIM

























I nostri rifiuti hanno un'anima, sono di una bellezza pericolosa e ci sopravvivranno.
ENOSIM — Isola di San Pietro, Sardegna | 2009 - in corso
Sono sempre stato attirato dagli oggetti logori e rovinati; subisco un vero fascino per le stigmate del tempo.
Ed anche i rifiuti hanno una loro magìa particolare. I bidoni, questi oggetti quotidiani, privi di valore, trattati come tali dall’uomo, talvolta gettati senza neppure uno sguardo in mare, per incoscienza o pigrizia. Il loro vagabondare per i mari è un percorso iniziatico. Sballottati, impregnati di sale e di vento, incrostati di catrame, conchiglie e plancton, svuotati ed ammaccati, approdano infine sulle nostre coste, inerti, naufragati, sempre disprezzati. Degli Intoccabili. E tuttavia, hanno man mano subito una trasformazione. Sono diventati Entità Erranti, Guerriere, Marine… Da 5 anni, nelle mie camminate in riva al mare nell’isola di San Pietro, d’estate come d’inverno, le ho incontrate. Mi hanno parlato. Ho fotografato i bagliori della loro anima. Contenitori ormai inutili, si sono trasformati in contenuto. Ho visto il loro dolore, la loro nobiltà, le loro emozioni. Questo strano popolo mi ha trasportato lontano, in tempi molto antichi.
Essi rimangono pur sempre dei pezzi di plastica, degli oggetti vuoti che ingombrano l’ambiente naturale: ho tracciato una mappa dei luoghi in cui li ho incontrati ed ho annotato la data di ogni incontro. Essi sono il frutto dei nostri gesti, lo specchio della nostra civilizzazione e la nostra futura memoria poiché essi ci sopravvivranno.
Thierry Konarzewski
Isola di San Pietro - Ottobre 2012
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ENOSIM è il primo nome conosciuto, che fu dato dai Fenici all’Isola di San Pietro